Suscita disagio e preoccupazione il modo in cui è stata trattata la storia ignobile dei militari italiani contaminati con l’ Uranio impoverito. I malati sono 515 mentre altri 45 giovani sono già morti.
Riferisce ora Repubblica che un reduce dai Balcani afferma che il 70% dei militari italiani è stato sottoposto ad un’ operazione preventiva alla tiroide.
Dunque i militari sapevano. Sapevano che la contaminazione da Uranio impoverito aveva colpito la grande maggioranza dei nostri soldati, i quali, per somma idiozia, incoscienza e ignoranza erano stati mandati in calzoni e maglietta in zone contaminate da polveri di Uranio Impoverito.
Una volta accortisi del disastro, hanno poi cercato di occultare il tutto. Tirando i dati per i capelli, la commissione Mandelli ha ignobilmente cercato di dimostrare che le morti dei giovani erano casuali e non dovute ad esposizione alle radiazioni (in questo modo tra l’altro lo Stato non avrebbe dovuto nemmeno sborsare un euro!). Io non ci avevo mai creduto. Ora finalmente si fa strada la verità .
L’ occultamento della verità è parte integrante della civiltà nucleare. Quante altre morti, quanti incidenti, quanti disastri sono stati occultati negli ingloriosi 60 anni dell’era nucleare?
Appena qualche giorno fa un sottomarino nucleare britannico ha avuto un grave incidente in cui sono morti due uomini, ma naturalmente “la situazione è sotto controllo” and the show must go on.
fonte: Eco alfabeta
articolo: Il 70% dei militari dei Balcani è forse contaminato