Aveva ragione Irene, l’acqua filtrata a casa attraverso impianti ad osmosi inversa, non è migliore di quella di rubinetto, anzi un’inchiesta di Altroconsumo mette in luce proprio il contrario. Gli impianti di depurazione nei rubinetti a casa spesso tendono a peggiorare la qualità dell’acqua, addolcendola troppo e talvolta immettendo batteri non presenti prima della filtrazione. L’acqua proveniente dall’acquedotto è già di per sé potabile, basta avere l’accortezza di lasciarla a decantare qualche minuto per eliminare il cloro in essa presente. Tre motivi quindi per scegliere l’acqua di rubinetto: l’impatto ambientale – ci vogliono tre litri di acqua di rubinetto per ottenerne uno filtrato -, il risparmio di spesa – il costo medio degli impianti di depurazione è di circa 2000 euro, a cui si aggiungo i costi di manutenzione – e la salute. “Riguardo il calcare e la durezza dell’acqua” scrive Altroconsumo “il falso mito è che siano sinonimo di cattiva qualità . Non è vero: la durezza, ovvero il contenuto di calcio e magnesio è solo segno – positivo – che l’acqua, che scorre nella falda, si arricchisce dei minerali presenti sul terreno. Un’acqua troppo dolce è povera di sali minerali importanti, invece, per la salute del nostro organismo. Purtroppo alcuni dei filtri addolciscono troppo l’acqua, facendola scendere al di sotto del limite di durezza indicato per legge”. Inoltre, come dicevamo in precedenza, se la manutenzione degli impianti di depurazione domestica non è più che egregia, i filtri possono tramutarsi in un ricettacolo di batteri, questi sì rischiosi per la salute.
L’inchiesta di Altroconsumo è stata condotta da un’associazione indipendente presso abitazioni di 11 città italiane diverse, da Milano a Bari, da Reggio Calabria a Brescia, dalla provincia di Firenze a quella di Roma, dalla provincia di Bologna a quella di Padova e di Grosseto. L’idiozia dell’acqua in bottiglia, come scriveva Maria tempo fa, è un’abitudine tutta italiana. Un’abitudine che, una volta sfatati i falsi miti su salute e sicurezza, sarebbe bene abbandonare. Beviamo l’acqua del rubinetto.
Trovo l’articolo un interessante spunto di riflessione.
Avrei solo un appunto da fare: talvolta l’acqua “dà di cloro”. Studio a Portici e qui l’acqua di rubinetto ha, appunto, uno strano sapore di cloro e per tal motivo mi sento più sicuro ad acquistare acqua in bottiglia. Qualcuno ha maggiori informazioni sullo stato di salute delle acque nel napoletano o in generale su possibili contaminazioni dell’acqua da cloro (che credo sia aggiunto come “disinfettante” per potabilizzare l’acqua)?
Spero di ricevere risposte.