La Camera americana ha approvato un’altra legge molto importante, quella sull’estensione del ricorso alle intercettazioni e dei poteri dei servizi segreti. Anche in questo caso il testo era già stato licenziato dal Senato. Con il via libera dei deputati (227 voti a favore e 183 contrari), il Congresso americano ha approvato un’estensione dei poteri dei servizi segreti in materia di intercettazioni di sospetti terroristi. L’approvazione può considerarsi una vittoria per il presidente George Bush, che aveva premuto per stringere i tempi ed evitare lo stop estivo del progetto di legge. «Proteggere l’America – aveva detto il capo dello Stato – è il nostro impegno più solenne». L’amministrazione repubblicana sottolinea la necessità di facilitare la National Security Agency nelle intercettazioni di cittadini stranieri «che si ritengano al di fuori del territorio statunitense». Per controllare conversazioni telefoniche ed e-mail, i servizi interni non avranno più bisogno dell’autorizzazione dei magistrati. Il progetto di legge consente di intercettare le conversazioni con l’estero degli americani senza assicurare indispensabili garanzie. Per diventare legge, il testo approvato dal Congresso deve essere promulgato dal presidente Bush.
a commento di questa notizia vorrei riportare una frase di Benjamin Franklin:
Chi è pronto a dar via le proprie libertà fondamentali per comprarsi briciole di temporanea sicurezza non merita né la libertà né la sicurezza.
la notizia è tratta dal sito del Corriere della sera del 5 agosto 2007