Iowa State University. 5 Settembre 2008. Ore 9:30
Lezione del corso 101 (Microeconomia per undergraduate)
Il Prof. sta spiegando la frontiera delle possibilità produttive, asserendo che dato un set di input, si possono scegliere differenti combinazioni di output possibili. Descrive il problema ipotizzano un modello a due beni: civilian goods e militay goods.
A questo punto parte ipotizzando che tutte le risorse sono utilizzate per produrre civilian goods, e quindi non si ha produzione di military goods.
Un ragazzo interviene, fermando la lezione con una “battuta”: “it is a boring world with no military goods!” (trad. “è un mondo noioso senza armamenti“!).
Io rimango letteralmente esterefatto: Lui non stava scherzando!
Ed infatti il Professore, non d’accordo, prende la battuta in modo ironico.
Eppure…una cosa mi ha colpito tanto: la totale naturalità con cui gli americani parlano di guerra…armi…soldi…economia…
Peccato che non hanno provato DAVVERO la guerra in casa. Peccato anche che non riescono ad avere la sensibilità tale da comprendere cosa significa la guerra.
Se questi sono i prossimi laureati, e quindi la classe dirigente degli USA, c’è speranza?
Forse si: per fortuna il loro sistema è visibilmente in declino!
( In questo caso: “mors tua…vita nostra! ” )