Don Gelmini, ormai non più prete perché ha chiesto(??) di essere ridotto allo stato laicale per meglio difendersi(?????) dalle accuse di molestie sessuali, verrà probabilmente rinviato a giudizio, nel senso che la procura lo ha chiesto.
ovviamente, come tutti gli accusati in Italia, anche lui è innocente e lo dimostrerà , senza per questo lasciarsi distogliere dal suo lavoro.
il processo farà (spero) il suo corso, per cui alla fine si stabilirà una verità ufficiale su queste accuse
una cosa però è certa e accettata come verità anche dallo stato italiano, e cioè che Don Gelmini un santo non lo è affatto:
- bancarotta fraudolenta
- emissioni di assegni a vuoto
- truffa
- ha sfruttato l’incarico di segretario del cardinale per organizzare un’ambigua ditta di import-export con l’America Latina
- fallimento di una cooperativa edile mentre lui ne gestiva la cassa
- amava farsi chiamare «monsignore», e per questo motivo fu diffidato della Curia
- finito nel cattolicissimo Vietnam del Sud dove era entrato in contatto con l’arcivescovo della cittadina di Hué lo denunciarono per appropriazione indebita, tanto che la vicenda finì sui giornali titolando «Chi è il monsignore che raggirò la vedova di Presidente vietnamita»
- costretto a rientrare in Ialia «Gli danno quattro anni di carcere, nel luglio del ‘71. Li sconta tutti. Come detenuto, non è esattamente un modello e spesso costringe il direttore a isolarlo per evitare “promiscuità †con gli altri reclusi»
- finì in carcere assieme al fratello, ad Alessandria, per un giro di presunte bustarelle legate all’importazione clandestina di latte e di burro destinati all’Africa
anche col vaticano ovviamente si è lasciato in ottimi rapporti (vedi L’ira di Don Gelmini contro il Vaticano)
che dire, a me sembra un uomo tanto abietto che neanche il vaticano ha voluto averci a che fare (a tutto c’è un limite…)
chissà se lo vedremo in carcere, più verosimilmente resterà fuori per via dell’età o qualche altro motivo e continuerà a proclamarsi innocente