una piccola casa editrice può cominciare come una ditta individuale, quindi il primo passo da fare fatto è quello di aprire la Partita IVA. Se si sceglie di fare una società , bisogna, ovviamente, prima aprire la società e via dicendo (per tutte le questioni amministrative mi faccio seguire da un commercialista).
Secondo passo: recarsi in prefettura e iscriversi nel Registro degli Editori e Stampatori. L’iscrizione è gratuita. Si prende appuntamento per telefono, il tutto in 5 minuti.
Terzo passo: recarsi alla Camera di Commercio e comunicare l’apertura dell’impresa. Si paga la quota di iscrizione (intorno ai 100 euro).
Fatto. La casa editrice è aperta
Altri passi da fare: richiesta dell’ISBN (si va sul sito www.isbn.it e si fa tutto); se si vuole, chiedere alle Poste Italiane di poter usufruire della Tariffa Ridotta Editoriale.
Questo l’aspetto “burocraticoâ€.
l’articolo è tratto da una discussione su Anoobi
Ma i libri li stampi tu o cerchi delle tipografie mirate?
Cmq in bocca al lupo!
si possono sia stampare in proprio che farseli stampare da delle tipografie…
Per favore, le prefetture interpellate di Milano e di Livorno dicono che non hanno alcun Registro degli Editori e stampatori e che l’obbligo sussiste solo per le riviste.
E’ cambiato qualche cosa?
Che documenti vieni richiesto?
scusa ma è la stessa cosa anche per una casa editrice musicale?
mi spiace ma non ho idea di cosa serva per aprire una casa editrice musicale…
E non bisogna anche pagare l’INPS?
sinceramente non so come ci si regola per la previdenza…
penso che dipenda dalla dorma giuridica che assume l’impresa (impresa individuale, cooperativa, srl…)
magari se trovi qualche informazione in merito puoi inserirla come commento….