Oggi è sotto gli occhi di tutti l’andamento della crisi finanziaria e le conseguenze che la bolla finanziaria ha sulla cosiddetta “economia realeâ€. Tante versioni sono state fornite per spiegare quanto accade a livello mondiale: speculazioni finanziarie, mutui, assenza di regolamentazioni, aumento del prezzo del petrolio, diminuzione del tasso di cambio dollaro-euro, ecc. Le motivazioni fornite per spiegare questa grande crisi mondiale che con elevata probabilità porterà ad una profonda recessione sono parziali e continuano a guardare sempre più indietro nel tempo (fino agli anni ’90) alla ricerca della possibile origine del processo.
Gli economisti sono stati accusati di non aver saputo prevedere la crisi, i governi di non aver fatto abbastanza per impedirla, la cosiddetta “gente comune†è rea di aver partecipato al gioco d’azzardo della borsa, di aver contratto mutui a tasso variabile, gli investitori sono chiamati in causa per aver speculato sulle commodities, utilizzando prodotti finanziari quali derivati, futures, ecc. La situazione, agli occhi di molti, appare incomprensibile, e di sicuro è molto complessa.
In questi ultimi anni, si può essere concordi su un fondamentale cambiamento: la nascita e lo sviluppo repentino delle tecnologie informatiche e di internet. A partire dagli anni ’90 la diffusione “globale†delle tecnologie informatiche ha creato un mondo parallelo e virtuale: creazione di siti web, vetrine online, giornali online, negozi online, università online, giochi di ruolo online ed infine mondi virtuali (Second life, ecc.) sui quali, a loro volta, è possibile svolgere attività fino a quel momento esclusivamente appartenenti alla sfera del “reale†e, fatto del tutto anomalo, collegarle con la vita “realeâ€. In altri termini, molte attività umane che fino agli anni ’90 era svolta su questo pianeta in un tempo limitato dal sorgere e tramontare del sole sono stata traslate e duplicate nel modo informatico. Sarebbe stato un bel gioco, se non vi fosse stato un passaggio cruciale: il legame fra il mondo “virtuale†ed il mondo “reale†(uso le virgolette perché oggi anche il virtuale è considerato reale). Riassumendo, oggi si può vendere su internet, si può acquistare su internet, si può “vivere†virtualmente e fare profitti con attività virtuali. Qualcosa inceppa il meccanismo, perché ovviamente il mondo virtuale e quello reale non sono identici! In anni passati le attività produttive erano legate al tempo, oggi il mondo produttivo è stato legato al mondo virtuale, e le transazioni, che prima richiedevano tempo, oggi sono istantanee. La moneta circola in modo velocissimo, capitali si spostano in modo immediato, perdono o acquistano valore a velocità elevatissime: ma che legame ha tutto questo con il mondo che tocchiamo? Quale aderenza vi è oggigiorno fra un biglietto di banconota ed un bene fisico acquistabile?
La moneta si scambia su internet, i beni (mediante futures ed options, ecc.) si scambiano su internet con transazioni immediate; eppure qualcuno dovrà produrli! Ma in quanto tempo? Come può il mondo adattarsi alle velocità elevatissime delle transazioni elettroniche? Impossibile: nessun sistema produttivo, almeno fino ad oggi, ci consente di produrre qualsiasi bene fisico in tempi immediati, e tanto meno la tecnologia odierna (ancora non dotata di teletrasporto) ci permette di spostare i beni fisici in tempi istantanei. Il risultato è che si spostano capitali virtuali, si spostano beni virtuali, ma nulla si muove nella realtà . In tempi successivi, con un lag temporale, si avvertono e si notano le conseguenze: movimenti di fattori produttivi (fabbriche chiuse ed operai licenziati) che lasciano povertà reale e tangibile, poiché quello che non è stato prodotto nella realtà non si può produrre virtualmente. Nulla si crea, nulla si distrugge, ma tutto si trasforma: i beni non si creano, non si distruggono, ma si trasformano in virtuali…portandoci verso la profezia di “Matrixâ€.
La mia opinione è che la velocità delle transazioni non è fisicamente sostenibile: nulla può essere scambiato a velocità istantanea e quanto avviene oggigiorno è il risultato di un “effetto spiazzamento†causato dalla differente velocità con le quali il mondo reale ed il suo “alter ego†virtuale si muovono.