saranno contenti di questo i pacifisti?

È tempo di crisi anche per l’esercito italiano.
Ma chi lo dice? Lo dicono i militari stessi, lo dice la senatrice Barbara Contini, membro della Commissione Difesa del Senato per il Pdl.
I militari denunciano che mancano i fondi per riparare i mezzi blindati, lasciati in rimessa per mancanza di manutenzione e riparazioni (situazione tristemente analoga a quella denunciata dai Vigili de Fuoco, dalla Polizia, dai Carabinieri)
Anche gli elicotteri sono lasciati a terra, infatti sono considerati operativi solo il 30% di quelli in dotazione.

La situazione però diventa tristemente drammatica sotto il profilo umano, poiché mancano i fondi per addestrare adeguatamente i piloti; affinché possano operare i piloti necessitano di almeno 60 ore di volo di addestramento all’anno. Ma unicamente coloro che vengono impiegati in missione (si parla di poche decine) godono di un tale trattamento. Per gli altri le ore di volo variano tra 30 e zero.

Questa inefficienza nell’esercito non significa solo avere meno mezzi e uomini da poter schierare in zona operativa, ma anche che i militari muoiono nel corso di esercitazioni a causa di mezzi rotti (qui un esempio) oppure muoiono in zona operativa per mancanza di un addestramento adeguato (un esempio qui).

Ma come fare? Possibile che non si riescano a trovare i soldi necessari per far funzionare i mezzi in dotazione che giacciono inutilizzati in rimessa?

Pensavo ingenuamente che le cifre chieste dai militari fossero esorbitanti, quasi indecenti…

Però devo ricredermi quando leggo che per la manutenzione dei 130 autoblindo lasciati a marcire in rimessa basterebbero meno di 2 milioni di euro all’anno (15.000 euro l’anno per la manutenzione in zona operativa moltiplicata per 130 mezzi, cifra che ovviamente si riduce se i mezzi non sono impiegati all’estero)

Per mantenere in efficienza (cioè affinché siano utilizzabili) TUTTI i 246 elicotteri in dotazione l’esercito chiede 110 milioni di euro l’anno ma ne ha ricevuti solo 15 per il 2009 e appena 10 per il 2010

“Per fortuna le spese relative ai mezzi spediti nelle missioni all’estero vengono pagate con i fondi speciali stanziati di volta in volta dal Parlamento, altrimenti non potremmo neppure garantire quel servizio” – spiegano i responsabili elicotteristi

Per la senatrice Pdl Barbara Contini

“La situazione è semplicemente drammatica. Il nostro Esercito non solo non riesce a pianificare investimenti di lungo periodo, ma non può neppure permettersi il livello di efficienza attuale, che è già basso e in netta picchiata. Ne risente in modo estremamente grave la nostra politica estera”

Forse i militari non si aspettavano che sotto un governo di destra avrebbero visto un consistente taglio dei fondi destinati all’esercito, come il 4% in meno stabilita nella finanziaria dell’Agosto 2008, cioè ben 800 milioni in meno per il 2009… e non pare che il futuro riservi trattamenti migliori

Anche la fanteria e le truppe corazzate lamentano una situazione analoga

“Abbiamo chiesto 70 milioni di euro per gli addestramenti ordinari di circa 80.000 uomini, per lo più spese di carburanti e munizionamento. Ma dal 2006 ne abbiamo ricevuti 2 all’anno, 68 in meno di quelli richiesti. Che possiamo fare?”

Una delle conseguenze più dirette è che gli addetti alla contraerea non sparano praticamente più, con buona pace di tutti quelli (me compreso) che ritengono che un esercito è meglio averlo efficiente… piuttosto che solo come compagnia per i carabinieri di pattuglia.

Io non sono un fanatico degli armamenti, delle spese militari, degli interventi all’estero… però odio visceralmente gli sprechi senza motivo…
e allora mi viene da pensare che quegli oltre 400 milioni di euro che verranno buttati al vento per far svolgere il referendum in una giornata diversa dalle elezioni che si terranno prossimamente potrebbero essere spesi meglio (grazie Bossi per questo spreco)

Se non li si vogliono spendere per aiutare le famiglie in difficoltà almeno questo governo di destra potrebbe spenderli per permettere all’esercito di mantenere in efficienza i suoi mezzi, oppure potrebbe far fare la manutenzione ai mezzi della polizia e dei carabinieri, oppure sistemare la disastrosa situazione denunciata dai Vigili del Fuoco…

Invece pare che ancora una volta per meschini interessi politici, per miopi interessi di partito, per sporche logiche di spartizione di potere.. ancora una volta i nostri soldi verranno sperperati, ma questo poteva non preoccupare ai tempi di Craxi, quando l’enorme debito pubblico era ancora tutto da costruire, non oggi, quando le cambiali di un ventennio di corruzione, Democrazia Cristiana e Socialisti sono giunte alla scadenza… questi sprechi non possono non preoccupare quando siamo coinvolti in una crisi globale…

Dopo gli studenti e gli insegnanti, dopo dopo la Confindustria, dopo i sindacati, dopo la polizia, dopo le migliaia di licenziati, dopo gli internauti, anche i militari si lamentano… speriamo che la storia non ci presenti un conto troppo salato per gli errori e la mancanza di spessore morale che caratterizza molti (troppi) dei potenti dell’Italia…

E allora la risposta alla domanda provocatoria del titolo per me è senz’altro NO, perché temo i disordini che seguiranno a questo malcontento crescente che la televisione non riesce ad anestetizzare quando ci tocca in prima persona.

P.S.

casomai qualcuno lo pensasse, io non mi ritengo un pacifista, ma nemmeno un militarista o un chissà cosa… è che purtroppo mi piace ragionare con la mia testa e non con la tessera di un partito o con uno slogan…

fonte: L’esercito senza soldi.  Fermi elicotteri e autoblindo

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sulla riforma delle pensioni

l’età della pensione per le donne è stata innalzata a 65 anni

giusto o sbagliato, condiviso o meno che sia,il provvedimento è stato approvato agitando il solito spauracchio dell’Europa che si impone (altre volte invece le direttive europee sono ignorate totalmente, ma questo quando andrebbero a toccare gli interessi dei potenti e di chi comanda…)

ma restando in tema di pensioni…  dobbiamo ancora una volta constatare che sulle pensioni dei parlamentari non si è fatto praticamente nulla. Naturalmente il problema si pone nello stesso modo per tutti i consiglieri regionali anche se le regole sono più rigorose.

Una questione fondamentale è che le nuove regole dovrebbero valere anche per chi è già ex parlamentare e fruisce dell’assegno, infatti la Corte Costituzionale ha già sancito che non si tratta di vera e propria pensione, ma di un vitalizio, come tale modificabile in qualunque momento.

Citiamo alcuni casi clamorosi, tanto per parlare con dati alla mano e con nomi e cognomi:

  • Irene Pivetti, nel 2013, a 50 anni, dopo 9 anni a Montecitorio inizierà a percepire una pensione di 6.203 euro mensili.
  • Giuseppe Gambale, entrato ragazzino nel 92′, è andato in pensione nel 2006 a 42 anni con 8.455 euro lordi al mese.
  • Giovanni Valcavi, banchiere varesino, è rimasto al Senato 68 giorni (dovette poi dimettersi per incompatibilità) ma ogni mese, dal 23 aprile del 1992 , porta a casa una pensione attualmente di 3.108 euro.
  • Dall’autunno del 2000 incassa ogni mese il vitalizio senatoriale (sia pure ridotto per reversibilità) la vedova di un uomo che non mise mai piede al Senato: Arturo Guatelli, che subentrò a camere già sciolte al senatore Morlino (morto per infarto).
  • 4 ex parlamentari radicali ( Angelo Pezzana, Piero Graveri, Luca Boneschi e René Andreani), che percepiscono una pensione di 1.733 euro netti al mese per essere stati al Parlamento un solo giorno, si sono infatti dimessi lo stesso giorno in cui sono stati proclamati eletti.
  • Toni Negri, leader di Potere operaio, nel 1983 era detenuto per associazione sovversiva e insurrezione armata contro i poteri dello Stato. Pannella lo inserì nelle liste radicali facendolo eleggere in Parlamento, dove i mise piede alla Camera solo per sbrigare le pratiche connesse al suo insediamento. Dopo 64 giorni e 9 sedute, temendo di finire di nuovo in gattabuia, si diede alla latitanza in Francia senza mai più farsi vedere a Montecitorio. Ciononostante, dal 1993 (compiuti 60 anni) riscuote ogni mese la pensione parlamentare, oggi di 3.108 euro.
  • Antonio Martusciello, Forza Italia , 46 anni, dal 1° maggio 2008, intasca 7.959 euro lordi al mese di vitalizio.
  • Rino Piscitello, Partito Democratico, 47 anni e mezzo, intasca 7.959 euro lordi al mese di vitalizio.
  • Alfonso Pecoraro Scanio (Verdi), 49 anni, deputato dal 1992, 16 anni di mandato effettivo, vitalizio di 8.836 euro lordi al mese.
  • Enrico Boselli (Sdi), 51 anni, 4 mandati e 7.958 al mese.
  • Oliviero Diliberto, segretario del Pdci, 52 anni, 7.958 al mese.
  • Ricevono 6.203 euro al mese: Mauro Fabris (Udeur) e Franco Giordano (Prc) entrambi 50 anni, Stefano Boco (Verdi), 52 anni, Carlo Leoni (SD), 53 anni, Gloria Buffo (SD) 54 anni, Marco Fumagalli (SD), Maurizio Ronconi (Udc), 55 anni, Dario Rivolta (FI) 55 anni, Salvatore Buglio (RnP), 57 anni, Tana de Zulueta (Verdi), 57 anni, Mauro del Bue (Psi), 57 anni, Francesco Monaco (Pd), 57 anni.
  • Hanno un mensile di 3.636 euro: Dario Galli (Lega), 57 anni, Giannicola Sinisi (Pd), 51 anni, Natale D’Amico (Dini), 52 anni, Roberto Barbieri (Psi), 55 anni, Roberto Manzione (Consumatori), Gianni Nieddu (Pd), 56 anni .
  • Percepiscono 7.959 euro al mese Ettore Peretti (Udc), 50 anni, Ramon Mantovani (Prc), 53 anni, Enrico Nan (FI), 55 anni, Fulvia Bandoli (SD), 56 anni.
  • Pietro Folena (Prc), 50 anni, 8.836 euro.
  • Incassano 8.164 euro al mese Franco Danieli (PD), 52 anni, Stefano Morselli (La Destra), 54 anni, Euprepio Curto (An), 56 anni, Aniello Palumbo (Pd), 56 anni, Tiziana Valpiana (Prc), 57 anni.
  • Marco Taradash, 57 anni, ex deputato di Forza Italia, un tempo radicale, e Alfonso Gianni, 58 anni, 15 di anzianità parlamentare, di Rifondazione , Valerio Calzolaio (Pd), e Vittorio Sgarbi, 55 anni, con 8.455 euro al mese.
  • Ci sono anche sotto i sessant’anni, l’ex magistrato di «Mani pulite» Tiziana Parenti, Maura Cossutta, figlia del fondatore dei Comunisti italiani Armando; e Annamaria Donati, Verde della prima ora, Peppino Calderisi, storico combattente contro il finanziamento dei partiti quando era seguace di Marco Pannella, ora in Forza Italia e Nando Dalla Chiesa, 58, Pd.
  • Ci sono gli ex senatori Edo Ronchi (Pd), 58 anni,e Willer Bordon, 59 anni: entrambi avranno (riscatti permettendo) il massimo del vitalizio senatoriale: 9.604 euro.

Non vanno poi dimenticati gli ex parlamentari condannati per gravi reati e che ciononostante percepiscono laute pensioni:

  • Paolo Cirino Pomicino (Udeur): 1 anno e 8 mesi definitivi per finanziamento illecito tangente Enimont, 2 mesi patteggiati per corruzione per fondi neri Eni
  • Antonio Del Pennino (FI):2 mesi e 20 giorni patteggiati per finanziamento illecito Enimont; 1 anno 8 mesi e 20 giorni, patteggiati per i finanziamenti illeciti della metropolitana milanese
  • protagonisti di Tangentopoli, come Renato Altissimo, Giulio Di Donato, Paolo Pillitteri, Giusi La Ganga, Francesco De Lorenzo, Claudio Martelli, Carlo Tognoli.
  • falsi testimoni come Salvatore Rino Formica
  • condannati ante Tangentopoli: Pietro Longo, Franco Nicolazzi e Mario Tanassi.

Negli Stati Uniti, all’unanimità, hanno deciso di negare la pensione ai parlamentari condannati per corruzione, spergiuro e altri reati contro la pubblica amministrazione. «I politici corrotti – ha spiegato il promotore della legge, Nancy Boyda – meritano condanne alla prigione, non pensioni pagate dal contribuente».

Ogni anno tra Camera e Senato si spendono più di 200 milioni di euro per pensioni degli ex parlamentari e la cifra è destinata solo a salire se non ci saranno interventi.

fonte: DISONOREVOLI PENSIONI

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un cd da 295 euro

a quanto pare al ministero della Giustizia hanno le idee chiare su come rimetere in moto una istituzione che dovrebbe garantire uno dei diritti fondamentali dell’uomo: la giustizia appunto.

quale provvedimento allora sarebbe più indicato dell’ammodernare le modalità con cui un cittadino può avere una copia di una sentenza, di un atto giudiziario, di una certificazione da parte di un tribunale?

e allora ammodernamento sia!!! solo nei prezzi però, i quali seguono il consiglio del nostro amato presidente a spendere di più

infatti per avere una qualsiasi certificazione dal tribunale su CD (l’ultimo ritrovato della tecnologia 🙂 ) il prezzo passa dai precedenti 129 euro agli attuali 295,16 eurooo

se siete dei nostalgici dell’amiga 500 invece potrete chiedere una copia dei certificati richiesti su floppy (€ 4,14)

di posta certificata, PDF o altre forme di archiviazione “leggermente” più moderne non vi è traccia…

possiamo dire grazie per il ritocco del listino ai due firmatari del provvedimento,  Il capo del Dipartimento per gli affari di giustizia Italo Ormanni e Il ragioniere generale dello Stato Mario Canzio (a meno che anche loro non siano dei semplici prestanomi per provvedimenti scritti e decisi da altri… pare stia diventando la prassi…)

fonte: Il decreto 8 gennaio 2009 sui diritti di copia nelle cancellerie

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per un capriccio di Bossi

appeno ho sentito a CheTempoCheFa la proposta fatta da Franceschini (nuovo segretario del PD) di dare un assegno di disoccupazione inizialmente ho pensato ad una uscita demagogica, buttata lì per mettere iniziare a pressare Berlusconi su una tematica scottante (la disoccupazione)… ho pensato che era giusto ad ogni modo cominciare a ripagare con la stessa moneta il re indiscusso delle proposte demagogiche e delle promesse non mantenute

riflettendo un po sulla proposta fatta da Franceschini però mi rendo conto che è si demagogica, ma tutt’altro che irrealizzabile (sebbene Berlusconi dica che ci costerebbe uno sproposito)

recuperare i soldi dall’evasione fiscale sarebbe doveroso, giusto, morale, cristiano, umano…

condivido appieno il pensiero di Franceschini per cui chi evade le tasse danneggia la propria comunità, danneggia il prossimo…. e concordo nell’affermare che chi evade le tasse in momenti come questi in cui molte famiglie hanno difficoltà a mangiare e vestirsi e pagarsi il medico… ebbene chi evade le tasse è complice di un omicidio perché quando si è costretti ad accettare qualsiasi lavoro, anche se molto rischioso, pur di sfamare la propria famiglia e poi si muore sul lavoro… ebbene quei morti sono sulla coscienza di chi non ha permesso che quelle famiglie fossero aiutate e sostenute)

N.B.

questa mia indignazione è verso chi evade le tasse per cifre consistenti (imprenditori disonesti, commercialisti disonesti, medici che non rilasciano fatture, politici che non fanno restituire allo stato le tasse evase dalle slot machine… ecc. ecc. )

ma come funziona il sostegno ai disoccupati in europa?

il Corriere della Sera non lo dice, la repubblica invece ci propone questa istruttiva tabella:

se lo fanno altrove allora non è impossibile…
eppure Berlusconi invoca i limiti e i parametri imposti dall’unione europea come motivazione per non poter far nulla

sarà, però per accontentare i capricci della Lega Berlusconi ignora il buon senso e le regole europee stabilendo che il referendum sul sistema elettorale si tenga la settimana successiva alle consultazioni per le europee e e le amministrative… il tutto alla modica cifra di 400 milioni di euro
questi altri soldi verranno buttati e non spesi per aiutare chi (e sono in molti) è in difficoltà perché la Lega ha timore che il referendum possa raggiungere il quorum…

(leggi anche altri 400 milioni bruciati)

che miseria di paese quello in cui vivo… tanto bello ma incomprensibile

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l'Italia nel mondo

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manovrati come burattini

Ha ragione Roberto Maroni: le ronde faranno diminuire gli stupri. Centinaia di mariti fuori a fare le ronde, significa centinaia di mogli a casa da sole, dunque meno esposte a pestaggi e violenze sessuali. E’ una mera notazione statistica, non se la prendano gli indagati per istigazione all’odio razziale che militano nello stesso partito del ministro degli Interni. Ha ragione anche Silvio Berlusconi: gli stupri sono diminuiti, ma le ronde si fanno lo stesso perché su questa faccenda c’è “clamore”.

Ma che razza di bastardi sono quelli che fanno “clamore” su stupri e violenza? Non saranno mica i proprietari di televisioni che aprono con la cronaca nera ogni edizione del telegiornale!
Tanto per gradire (fonte: Centro d’Ascolto sull’Informazione Radiotelevisiva), ecco qualche numero. Nel 2007 hanno aperto il loro notiziario con la cronaca nera, creando apprensione e paura nel paese, i seguenti telegiornali. Tg1, 36 volte, Tg2, 62 volte, Tg3 32 volte, Tg4 70 volte, Tg5 64 volte e Studio Aperto (record! Il tg tette&culi non delude mai) 197 volte.
Se ne deduce che durante la scorsa campagna elettorale le televisioni di proprietà del candidato Silvio Berlusconi hanno pompato sulla paura molto più delle altre (insieme al fedele Tg2). E’ un dato di fatto.

Impaurito a dovere il paese, creato quel “clamore” che oggi si denuncia, si è passati all’incasso vincendo le elezioni e preparando il terreno per il razzismo applicato e la pulizia etnica di questi giorni. Ora la situazione è più complessa: lo statista Berlusconi deve dire (per forza!) che i reati sono calati, ma ricorre alla decretazione d’urgenza a causa del “clamore”. In sostanza a causa della propaganda delle sue televisioni. Quanto alle ronde, si vorrebbe far credere che nascono per impedire la furia del popolo che vuole farsi giustizia da sé.

Anche a me, come a tantissimi altri, queste ronde ricordano il ventennio e le leggi razziali…

fonte: ComeDonChisciotte

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lotta ai fannulloni in Parlamento

Dal prossimo 9 marzo entrerà in vigore, alla Camera dei Deputati, il nuovo sistema di votazione che prevede l’impronta digitale del deputato chiamato a votare.
E’ un innovazione imposta per il malcostume dilagante soprattutto da parte dei deputati del centrodestra che, votando per due o per tre talvolta, riescono ad alterare il corretto svolgimento del voto e soprattutto i risultati. L’altro giorno (20 febbraio – ndr) nei diversi settori dei banchi della maggioranza erano presenti 167 deputati e deputate, mentre i voti finali a favore di un provvedimento sono diventati 280. E’ una vergogna.
In qualsiasi altro ente, chi vota per un altra persona, chi timbra il cartellino per un altra persona, viene immediatamente licenziata, come è successo nelle Ferrovie dello Stato, dove un ferroviere è stato licenziato per aver timbrato il cartellino al posto di altri colleghi. E’ la stessa cosa che succede ogni giorno alla Camera dei Deputati. Lo fanno per non far andare in minoranza il governo, quando i suoi deputati fannulloni, e mi riferisco al ministro Brunetta in primo luogo, non fanno il proprio dovere, e per salvare la diaria: ogni deputato che è assente dal voto rischia di perdere 206,90 euro per ogni assenza dall’Aula.

Timbrano per salvare la diaria e votano per alterare le votazioni. Siamo allo spregio della democrazia, siamo allo spregio delle regole, siamo allo spregio della dignità. Vedremo se dal 9 marzo questo andazzo cambierà quando, e per questo c’è stato l’impegno quasi unanime dell’ufficio di presidenza della Camera, entrerà in vigore il nuovo meccanismo che prevede l’impronta digitale.
Molti deputati della maggioranza, sobillati da Silvio Berlusconi, hanno già detto di volersi astenere dal farsi identificare attraverso le impronte digitali. Sarebbe uno scandalo che si somma allo scandalo perché per questo nuovo meccanismo di voto, che in qualsiasi Paese democratico non sarebbe mai stato immaginato, si è speso la bellezza di 440 mila euro, cioè la bellezza di un miliardo delle vecchie lire per adeguare il sistema di votazione alla Camera dei Deputati.
Se dopo questa ulteriore spesa, e di fronte a questo ulteriore scandalo, dovessero rinunciare, cercando di sfuggire ancora al dovere di votare correttamente, l’Italia dei Valori farà i manifesti con i nomi di coloro che si rifiuteranno di dare le proprie impronte.

fonte: Fannulloni e pianisti di governo

vedi anche che la mano destra non sappia cosa fa la mano sinistra

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alcune cose sono più grandi di noi

Non chiedere il cambiamento, sii il cambiamento.

“Una delle cose buone del fatto che tutto sia fottuto – che la cultura sia distruttiva in ogni dove – non importa dove tu guardi, non importa quali siano i tuoi doni, non importa dove stia il tuo cuore – è il fatto che ci sia un lavoro buono e disperatamente importante da essere svolto”. – Derrick Jensen

Nel 1850 passò la legge sugli schiavi fuggitivi e da quel momento sia i nordisti che i sudisti furono legalmente autorizzati ad acciuffare gli schiavi evasi. Un anno dopo, Harriet Beecher Stowe scrisse “La capanna dello zio Tom” (o “Vita tra gli schiavi”) in una storia a puntate sul giornale abolizionista “The National Era”. Nel 1852 la compagnia editoriale “Jewett” di Boston pubblicò la storia in un libro, e come si dice solitamente, il resto è storia.

Ampiamente riconosciuto come il primo racconto di denuncia sociale pubblicato negli Stati Uniti (e il primo grande racconto ad avere un eroe nero), “La capanna dello zio Tom” ha venduto più copie – con l’eccezione della Bibbia – di ogni altro libro venduto negli Stati Uniti sino a quell’epoca, raggiungendo le 300.000 copie nel primo anno.

La rappresentazione della vita degli schiavi della Stowe – basata su racconti reali – incarna l’argomento, portandolo fuori dal dominio del linguaggio giuridico delle corti di giustizia. La sua storia infastidì alcuni e ispirò altri.

Ai suoi critici, lei rispose nel 1853 con una “Guida alla capanna dello zio Tom” per fornire delle prove che ogni incidente nel suo libro si era verificato realmente. Durante un incontro con Harriet Beecher Stowe nel 1862, Abraham Lincoln affermò: “così tu sei la piccola donna che scrisse il libro che fece scoppiare questa grande guerra”.

Ci fu un tempo in cui la schiavitù era ritenuta troppo radicata nella cultura statunitense per essere mai abolita. Il movimento, per porre fine a questo particolare istituto, venne creato da individui desiderosi di riconoscere che alcune cose nella vita sono più grandi di ognuno di noi. Che realmente rischiassero le loro vite soccorrendo schiavi o portando avanti la “ferrovia sotterranea” [rete informale di strade e alloggi sicuri di cui si servirono gli schiavi neri per scappare in stati liberi come il Canada nel 19° secolo N.d.T.], o facendo la loro parte per cucire i vestiti o coperte per gli schiavi evasi o, certamente, scrivendo libri come “La capanna dello zio Tom”; il movimento ebbe bisogno di ogni singolo di questi uomini coraggiosi che fecero la loro parte – piccola o grande.

Quello che oggi sembra impossibile e irreversibile può essere indirizzato nella direzione giusta se vogliamo svegliarci e fare il lavoro duro. Solo se siamo disponibili a smettere di perdonare leader reprensibili [sic] – sia politici che manager – che speculano sulla nostra compiacenza.

Così, la prossima volta che ti trovi a decidere se guardare una replica di “Will e Grace” o aggiornare la tua pagina di Facebook, invece alzati in piedi. Guarda attentamente e a lungo nel tuo cuore e ancora più a lungo guarda alle scelte che devi compiere quotidianamente e tutto il giorno – non da una posizione di vergogna e di colpa ma con un senso di rivelazione. Accetta la sfida di essere un essere umano migliore, un terrestre più responsabile. Serve coraggio per esaminarsi. Serve coraggio per accettare il fatto che ogni cosa che sai potrebbe essere sbagliata. Serve molto più coraggio per fare questo che per essere contribuente volontario di guerre illegali e immorali.

Affrontiamo l’evidenza; le cose hanno fatto schifo sotto George W. Bush. Le cose faranno schifo sotto Barack Obama. Le cose hanno fatto schifo sotto ogni presidente. Niente cambierà finché non cambieremo le nostre teste. Non possiamo essere indifferenti come gli altri prima di noi. Loro non hanno pensato abbastanza alle generazioni future così noi dobbiamo lavorare due volte più duro. Fa schifo, lo so, ma non è un compito da prendere alla leggera. Si tratta di sopravvivenza.

Certe cose nella vita sono più grandi di noi. Il movimento anti-schiavista riconobbe ciò. Oggi l’intero pianeta è schiavo delle aziende in cerca di profitto e di tutti i politicanti corrotti (si, compreso il Papa della speranza). Gli abolizionisti di questa generazione sono pronti ad alzarsi e portare cambiamento? Non chiedere il cambiamento, sii il cambiamento.

Perché non abbracci la tua frustrazione e fai che essa sia per te una sfida, un’ispirazione, una motivazione? Invece di canalizzare le tue ambizioni verso lo scalare una montagna, il correre una maratona, o dannarti per guadagnare il tuo primo milione di dollari prima dei trent’anni. A quale maggior traguardo ognuno di noi può ambire, se non quello di lasciare il pianeta migliore di come lo abbiamo trovato?

Non hai nulla da perdere se non le tue catene…

fonte: ComeDonChisciotte

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buon san Valentino…

Come quasi tutte le feste cattolico/cristiane anche la festa in onore di S.Valentino ha origini pagane.

In questo caso si tratta delle Lupercalie festeggiate il 15 febbraio. Era una festività celebrata in onore di Faunus Lupercus, un dio di origine greca che teneva lontani i lupi dalle greggi ed ha inizio nel Lupercale, ossia la grotta sul Palatino dove la lupa, secondo la tradizione romana, ha allattato Romolo e Remo.

La data del 15 Febbraio (ora diventato 14) era scelta perché al culmine del periodo invernale nel quale i lupi, affamati, si avvicinavano agli ovili minacciando le greggi. (Wikipedia)

Alla base della festività in onore degli innamorati c’erano quindi dei lupi affamati che ammazzavano le pecore, in sunto. Ma allo stesso tempo venivano fatti dei veri e propri sacrifici rituali, tipici del paganesimo, in cui i Luperci (i sacerdoti) squartavano animali, più che altro capre, in onore del dio.
Successivamente tagliavano a listarelle le pelli degli animali per annodarle attorno ai propri fianchi ed iniziare una corsa contrapposta attorno al Palatino. Con le pelli frustavano i passanti, principalmente donne, per donare loro la fertilità.

Gli antichi Romani tendono ad individuare nella festa la celebrazione dell’origine di Roma: il percorso dei Luperci era considerato come l’antico tracciato delle mura della città e i due gruppi di sacerdoti come la rappresentazione di Romolo e Remo. (fonte).

Prima di diventare festività in onore di S.Valentino era stata tramutata in una celebrazione della purificazione della Vergine Maria.

Nel 496 Papa Gelasio I fece abolire completamente la festività pagana, con le solite modalità cristiane, per sostituirla con quella in onore del Santo Valentino da Interamna morto due secoli prima, a sua volta perseguitato ed ucciso dai Romani sotto Aureliano nel 273 a causa del suo tentativo di convertire al cristianesimo i pagani. Cosa inconciliabile con le leggi del tempo, perlomeno fino al famoso Editto di Milano, con cui Costantino I consentì la libertà di culto.

Buone Lupercalia a tutti.

fonte: Lupercalia

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Madagascar Italia

i morti a fanno notizia

i soprusi di un dittatore, la svendita di un paese agli stranieri in nome di un nuovo colonialismo, la distruzione di foreste, 60 milioni di dollari spesi per un aereo presidenziale in un paese dove il reddito medio è di 1 dollaro al giorno, il presidente di un paese che è anche l’uomo più ricco del paese….

non ci siamo mai interessati del Madagascar non perché non ci interessasse (a parte il film d’animazione), non ci siamo mai interessati del Madagascar perché le nostre televisioni non l’hanno mai fatto…

oggi lo fanno, come mai? ma soprattutto, come lo fanno?

Ci hanno detto che sono morte 40 persone che manifestavno contro il presidente Marc Ravalomanana, guidate nella protesta dal sindaco della capitale Andry Rajoelina

ma perchè manifestavano? in televisione e sui giornali si dice che manifestavano per una maggiore democrazia, facendo apparire il tutto come una protesta aizzata e fomentata dal sindaco Rajoelina per motivi personali…

quello che i mass media (giornali e TV) non dicono è che i malgasci protestano contro la decisione del presidente di dare in concessione  gratuita per 99 anni 1,3 milioni di ettari di terreno, in pratica oltre la metà della terra coltivabile, alla Daewoo

cosa ci farà la Daewoo? produrrà mais e palme da olio

a cosa serviranno questi prodotti? domanda sbagliata, dovremmo dire a chi serviranno.

come a chi? ai malgasci

no, tutto il prodotto è destinato alla popolazione della Corea del Sud, per sfamarli (mais) e per alimentare le loro automobili (dall’olio di palma produrranno biocarburante, con cui sostituire il petrolio)

ma i malgasci avranno qualcosa in cambio? certo, una zappa ciascuno, con cui potranno da novelli schiavi coltivare le terre per sfamare un popolo che non incontreranno mai di persona

ma allora è per questo che protestavano? si, è per questo, cioè per la democrazia, perché i malgasci chiedono di poter esprimere la loro totale contrarietà a questo scellerato accordo dal sapore neocoloniale

“manifestano per non essere espropriati della metà delle terre coltivabili del loro paese” suona diverso da “manifestano per la democrazia”

ma perché non hanno riportato la notizia in questo modo i telegiornali e giornali? eppure la notizia delle proteste in Madagascar circola in rete da novembre, io stesso scrissi un commento su un giornale malgascio per esprimere il mio disgusto verso la scelta del presidente Ravalomanana.

la notizia non viene riportata correttamente perché apparirebbe più o meno così:

In Madagascar, il presidente Marc Ravalomanana, eletto per la seconda volta, è sempre più inviso alla popolazione per via del suo totale distacco dalla reale condizione in cui versa il suo paese.

Incurante delle manifestazioni di protesta giunte da parte del popolo, da varie parti del mondo, da associazioni umanitarie, ambientaliste…

il presidente Marc Ravalomanana ha siglato un accordo con il presidente della coreana Daewoo per concedere alla suddetta multinazionale una concessione di 99 anni su una superficie di 1,3 milioni di ettari di terreno coltivabile

Il terreno coltivabile concesso alla Daewoo è pari alla metà della terra coltivabile del paese e verrà reso coltivabile distruggendo una foresta incontaminata, dove attualmente vivono specie di piante di animali che non si trovano in nessun’altra parte del mondo.

il presidente, forte del consenso avuto nelle elezioni che lo hanno visto eleggere per la seconda volta, non intende recedere dalla sua decisione, nonsotante l’intera popolazione dell’isola stia manifestando contro questa sua decisione

il presidente, pur di non dare ascolto alla popolazione, non ha esitato a far sparare sui manifestanti dalla guradia presidenziale, costituita per lo pù da contractors (mercenari) stranieri, causando una quarantina di morti e centinaia di feriti fra i manifestanti

che dire, detta così mi sembra diversa dalla notizia riportata dai mass media, inoltre la situazione descritta presenta inquietanti similitudini con altri paesi, tra cui l’Italia

ma di quali similitudini parlo?

in Madagscar protestano perché non hanno lavoro ma il presidente svende il territorio a imprese straniere

in Italia le proteste dei disoccupati, licenziati, cassaintegrati aumentano e la polizia intervien per caricare gli scioperanti, inceneritori e rigassificatori vengono costruiti e dati in appalto ma non si liberalizza ancora la raccolta differenziata dei rifiuti, che potrebbe aiutare a smaltire i rifiuti e creare occupazione

in Madagascar come in Italia il presidente è l’uomo più ricco del paese

in Madagascar come in Italia il presidente ritiene di poter decidere tuttto e su tutto poichè investito del mandato popolare,  sbattendo le porte in faccia al dialogo continuo e necessario che ci dovrebbe essere fra chi governa per mandato popolare e il popolo

in Madagascar come in Italia il presidente cerca il controllo delle informazioni: in Italia è raggiunto da berlusconi, in Madagascar il predinte ha fatto chiudere la televisione e la radio di un suo oppositore

in Madagascar probabilmente più che Italia il popolo è ignorante, ma a differenza dell’Italia stanno già sperimentando la fame

in Italia la fame la stanno conoscendoun numero sempre maggiore di disoccupati, licenziati…. quando saranno abbastanza non basternno i celerini a contenerli

per fortuna però in Italia le forze armate sono costituite da italiani e non da mercenari stranieri, per cui spero che se ci dovessero essere disordini enessuno sparerà sui manifestanti…

poi mi ricordo del massacro compiuto all Diaz dalla polizia, della strage di piazza Fontana, di Cossiga che parla di agenti provocatori da infiltrare tra i manifestanti, di Bruno Contrada……

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avrei voluto vivere ai tempi di Craxi, quando le cambiali venivano firmate, non oggi che dobbiamo pagarle

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